Resoconto del 3° Corso e Congresso di Terapia Neurale ad Heidelberg 22-25 Giugno 2017
Per il 3° anno consecutivo si è svolto, presso l’università di Heidelberg, il Corso e Congresso di Terapia Neurale; questo viene organizzato e svolto dall’associazione tedesca di agopuntura e terapia neurale sotto l’egida della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Heidelberg.
Durante il corso di Heidelberg ho potuto seguire i corsi sull’articolazione sacroiliaca, la gastroenterologia ed i trigger points ed il congresso.
Durante tutti i corsi inoltre sono stati presentati i risultati di alcuni lavori inerenti la terapia neurale, svolti dagli studenti di medicina del 5 anno.
Il corso introduttivo di NT fa parte così del curriculum di studio, in modo facoltativo, del corso di Laurea in Medicina e Chirurgia.
La lezione sulla sacro iliaca è stata interessante, il Prof Hussayn Nazlikul (Presidente dell’Associazione di Terapia neurale Turca) ha insegnato piccole strategie diagnostiche per mettere in diagnosi differenziale la lombalgia dall’alterazione dei legamenti oppure da problematiche proprie dell’articolazione sacroiliaca ed ha mostrato, nella parte pratica, come infiltrare in tutti i diversi casi. Ha sottolineato l’importanza anche dei legamenti della sinfisi pubica, mostrando tecniche manuali di sblocco e relativa infiltrazione.
Il corso sul gastroenterico è stato illuminante. La Drssa Petrya (internista, endocrinologa e gastroenterologa) ha una doppia formazione, ha frequentato sia la Scuola Tedesca sia quella Austriaca, di questi ultimi usa delle tecniche più soft e usa raramente infiltrare i gangli.
Ha parlato estesamente di casi clinici in gastroenterologia (patologie epato-biliari e patologie gastriche ed intestinali in particolare) trattati con la terapia neurale seguendo il principio della segmento terapia, infiltrazione dei tratti corrispondenti della colonna. In particolare ha sottolineato l’importanza della sostanza reticolare, punto nevralgico di controllo delle afferenze ed efferenze orto e parasimpatiche; ha sottolineato l’importanza delle cerniere C3-C5 e C2 e stressato la ricerca ed il trattamento dei campi di disturbo.
Nella clinica dove lavora, usano trattare i pazienti partendo con 1-2 cc in vena e successivamente lavorano a livello segmentale.
Ha mostrato un lavoro interessante sul trattamento dei pazienti con pancreatite acuta, mediante terapia neurale ed ha esposto un caso clinico “disperato” in cui l’infiltrazione del ganglio celiaco è stato risolutivo; questo ultimo non viene fatto routinariamente.
Durante il congresso il Presidente dell’associazione Tedesca , Dr Siddartha Popap, ha sottolineato l’importanza della ricerca clinica per la comprensione del meccanismo d’azione degli anestetici locali per la diffusione e l’insegnamento della terapia neurale, ancora erroneamente interpretata, anche in Germania, come medicina “alternativa”.
Stefan Weinschenk, medico ginecologo presidente di HUNTER group (centro di ricerca sulla NT dell’Università di Heidelberg), nella sua relazione, ha mostrato una carrellata sul cambiamento di paradigma nel tempo della terapia con anestetici locali; si è passati dal concetto della NT come terapia usando anestetici locali, come terapia interventista per il dolore (Benrath) all’uso di essa in “piccole nicchie” di medici alternativi e questo è durato decenni. Attualmente è in corso un vero e proprio “Rinascimento” della INTERVENTIONAL PAIN THERAPY. I dati scientifici hanno dimostrato un effetto pleiotropico degli LA (Herdegen) e dimostrato il loro effetto terapeutico (Ural). Il quesito è se la NT sia ancora da considerare come medicina complementare?
È seguita una relazione circa i campi di disturbo e i neck reflex points Adler-Langer Points nel collo, significato e trattamento.
Il gruppo Turco ha presentato per la prima volta uno studio clinico randomizzato sul trattamento dell’epicondilite laterale con la TN in 42 pazienti; sfruttando l’effetto a breve e lungo termine dell’LA (interruzione degli impulsi patologici neurovegetativi; aumento di perfusione ed aumento della micro perfusione anche del perinervio) riduce l’effetto di neuroplasticità del simpatico e dei neuroni WDR; riduce l’infiammazione neurogenica e l’engramma simpatico con efficacia dimostrata.
Il dott Julius Benrath anestesista dell’Università di Mannheim, si è interrogato se il blocco del ganglio stellato sia o meno da considerarsi terapia neurale.
Di certo l’uso di anestetici locali determina il blocco dei canali del Sodio, con azione anche sul sistema somatosensoriale ma anche sul sistema simpatetico (che non è considerato il focus dei neurofisiologi) il quale sappiamo essere responsabile del mantenimento dello stato algico (SMP); mentre il dolore neuropatico è indipendente dal sistema simpatetico (SIP). Il dolore nocicettivo è il modo in cui ciascuno di noi risponde ad una noxa periferica ed è il dolore fisiologico.
In caso di SMP, il sistema aumenta drammaticamente la sensibilità sensitiva, ciò è causato dall’aumentata espressione dei recettori del sistema NA che normalmente non sono presenti (non sappiamo come questo avvenga) nè perifericamente nè a livello centrale. In caso di SMP il segnale viene trasmesso continuamente, mediato dal sistema NA.
La terapia ideale consiste nel bloccare i canali del NA a livello dei gangli nervosi per interrompere l’impulso: terapia neurale!
La Dott.ssa Heidemerie Haller, psicologa dell’università di Duisburg – Essen ha presentato i risultati dell’analisi qualitativa dei sintomi psicoemozionali in una serie di pazienti trattati con Terapia Neurale, classificandoli secondo cinque pattern (blocking; turmoil, realise and relief; integration e empowerment).
L’ultimo giorno ho seguito in tedesco il corso sui trigger points, d’interesse la modalità di infiltrazione del trigger, diversa rispetto a come usiamo fare noi; il fatto di infiltrare anche i capi di inserzione del muscolo portatore del trigger e successivi esercizi isometrici per risolvere definitivamente il problema.
Prossima edizione ad Heidelberg, Giugno 2018.